È stato il primo caso su Internet esploso sulle prime pagine
dei giornali. La bocciatura del Communication Decency Amendment
(cda), un testo di legge voluto sin dal 1995 dal Congresso americano
per proibire la diffusione di materiale indecente via Internet,
ribadisce l'importanza dei tradizionali principi di libertà
anche su Internet. La decisione storica è della Corte Suprema
degli Stati Uniti, in data 26 giugno 1997, anche se già
due corti distrettuali avevano sollevato eccezioni di incostituzionalità
per la vaghezza del testo e per il suo palese contrasto con il
Primo Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, storico
articolo che protegge la libertà di espressione, di stampa
e di associazione. Nel febbraio 1996 quella proposta divenne il
Communication Decency Act. La legge fu impugnata per la sua eccessiva
vaghezza e per la sua incostituzionalità1.
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